"L'Uomo e la Corsa" è un libro dedicato all'uomo, all'uomo che corre, che ha corso nel passato e che continuerà a farlo, all'uomo che è consapevole della importanza della corsa nella propria vita ma anche a colui che non se ne è ancora reso conto.

Tutto sommato è un testo superficiale, con nozioni di storia, di antropologia, di tecnica, di patologie, di salute e benessere, di tecniche di allenamento...tanti, troppi argomenti per poter essere un libro approfondito, ma proprio così che volevo che fosse.

L'uomo e la corsa” ha l'obiettivo di fare informazione in maniera esaudiente e completa riguardo tutti i fattori che sono correlati alla corsa di durata, sia quelli più tecnici che quelli più sociali, con la presunzione di riuscire ad arricchire gli appassionati di un serie di informazioni che possano permettere di vivere al meglio il loro sport e soprattutto dare loro delle certezze, in un periodo storico in cui prevalgono il nozionismo, l'improvvisazione, la moda del momento.

Siamo sicuri di sapere tutto in merito alla corsa? E soprattutto siamo sicuri di essere capaci a correre? Quanto è vero che l'essere umano si è evoluto attraverso e per mezzo della corsa, è altrettanto vero che le evoluzioni sociali hanno portato ad una graduale regressione delle capacità fisico motorie dell'uomo e la prova di quanto dico è suffragata da due dati importanti, la salute e la performance. Ogni anno sono sempre più numerosi i runner che devono ricorrere a delle terapie per la cura di patologie derivanti dalla corsa, oppure devono interrompere temporaneamente l'attività sportiva per permettere la guarigione di un infortunio. Ogni anno, mentre migliorano le prestazioni assolute e si stabiliscono i record, decrescono le prestazioni medie degli atleti e questi dati statistici, reperibili sulle riviste tecniche e sul web, ci evidenziano come nella regina delle gare su strada, la maratona, le performance degli atleti di fascia medio alta siano peggiorate di circa il 6% negli ultimi dieci anni, nonostante il numero assoluto dei praticanti sia aumentato considerevolmente.

Dobbiamo ricordarci che la maggior parte degli adulti che partecipa alle gare di podismo o di trail running ha trascorso un'infanzia con le scarpette dotate di plantarini per il piede piatto, inopportunamente inseriti nelle solette, mangiando omogeneizzati la cui filiera produttiva era assolutamente sconosciuta e prendendo gli antibiotici dopo il secondo giorno di febbre; siamo sicuri che la strada della corsa, in particolare della corsa estrema sia aperta a tutti? Siamo sicuri che basti avere un DNA riconducibile ai nostri antenati corridori per poter correre in maniera efficiente e corretta?

Lo sportivo appassionato di corsa, specie se non è forgiato da una propria cultura ed esperienza personale, è portato ad essere influenzato nelle proprie scelte dalle opinioni professate da preparatori dalla dubbia professionalità, dalle tendenze del momento, dalle tabelle di allenamento proposte da qualche sito web, dagli immancabili consigli dell'amico di turno “che ne capisce”, dalle aziende che vantano innegabili vantaggi derivanti dall'uso dei loro prodotti, e così via.

Questo libro non vuole essere di tendenza, ma si prefigge di proporre una base critica e seria delle principali variabili di questo variegato mondo che è costituito dalla corsa, o meglio, dall'uomo che corre, con la consapevolezza che la profonda differenza che esiste tra gli essere umani, esiga la necessità di un adattamento delle proposte di allenamento e cura, sulla base delle caratteristiche intrinseche dello sportivo e questa personalizzazione può derivare solo da una valutazione del soggetto, che permetta di capirne tutte le caratteristiche.

Un professionista serio che si occupi di corsa deve saper capire lo sportivo che ha di fronte, sia per poterlo curare in modo efficace, sia per poterlo allenare in modo performante e per realizzare questi obiettivi deve possedere una forte cultura di base ma anche disporre delle risorse che la tecnologia gli può offrire. Su questi presupposti si è basata la mia collaborazione con Stefano Marcandelli, uomo di sport, Professore di Educazione Fisica e imprenditore, capace di trasformare le necessità di un professionista che si occupa di corsa, in realtà, fornendogli dispositivi di alta affidabilità che aiutano nella lettura del gesto dello sportivo.

Credo che la salute e il benessere dell’individuo siano obiettivi primari e per questo motivo, la pratica intelligente della corsa, debba condurre verso questa direzione e, ben consapevole delle insidie che possono intralciare il cammino di un runner, il mio intento è quello di analizzare le principali problematiche che si possono riscontrare, valutarle, conoscerle, prevenirle, gestirle e, se è possibile, autogestirle, affinché possiate praticare questo magnifico sport e trarne i migliori benefici.